Vino gustoso, quasi masticabile tanto è ricco: è un frutto salato di pesca bianca, croccante, quasi breccioso, che invade il cavo orale senza timidezza, senza curarsi della sua rusticità che pure è evidente. La deglutizione è l’immagine speculare della prima olfazione: lastra di ardesia spaccata, scorza di cedro, miele d’acacia, pelle bagnata. Gastronomico.
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2018 Chardonnay Brda, Miran Buzinel
Burro d’alpeggio, canna di fucile, vaniglia, aria fresca di erbe selvatiche e frutto a polpa bianca. A un giorno dall’apertura le spezie dolci cedono il passo alla scorza di limone candita e a un soffio floreale. Al palato è ricco, roccioso, sapido di grano maturo, reattivo e succoso. La cospicua corrente alcolica si avverte, ma l’acidità e il sale la contrastano e la chiusura amarognola allunga il sorso e chiama un’altro bicchiere.
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2019 Fiano Arenara, Cianciulli
Diffonde una luce soffusa il Fiano di Pino Cianciulli, con note di fiori di camomilla, uva spina, scorza di cedro, roccia sbriciolata e un sottofondo che ricorda la farina di castagne.Il palato schiocca, tenace e reattivo, e l’acidità “rocciosa” intride il sorso regalando ritmo e contrasto, mentre una corrente amarognola di buccia di agrume e pietra focaia, rischiara la deglutizione e chiama un altro bicchiere.Da una vigna a 800 metri sul livello del mare, nel comune di Andretta (AV).
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2019 Malvasia Puntinata Libente, Emiliano Fini
Austero e reticente all’olfatto per un buon quarto d’ora, poi si concede timidamente con note di paglia, funghi secchi, mallo di mandorla e uva spina. In bocca è placido, suadente, sapido, quasi salato, nobilitato da un piacevole tratto roccioso e da una corrente di acqua di fonte che lo rende dissetante.
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2019 Grechetto Cleto, Emiliano Fini
Oro caldo alla vista. Tono ossidativo ma integro, senza mollezze: frutto giallo maturo, chicco di grano, noce, grasso di prosciutto e un cenno di Fino di Xeres. Il giorno dopo si integrano note di scorza di limone, fiori di campo ed erbe selvatiche. Al sorso è energico, teso, materico e gustosamente allappante.
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2012 Brunello di Montalcino Riserva Phenomena, Sesti
Caso raro in cui il velo del brett ( sempre più comune alle nostre latitudini ) non pregiudica un quadro olfattivo davvero molto piacevole, addirittura lo integra e lo sostiene con una lieve nota affumicata: il Phenomena 2012 è lievemente fumé, profuma di corbezzolo, bacche rosse selvatiche, cuoio bagnato e scorza di mandarino; la trama delicata di seta regala un tatto “dolce” e morbido ma, lungi dall’essere fiacco, intride il sorso di un succo fragrante e reattivo, sapido e infiltrante a bilanciare la cospicua corrente alcolica. Un vino che rasserena.
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2015 Ghemme Ai Livelli, Tiziano Mazzoni
Seduce il respiro di radice di liquirizia e scorza di arancia brulée; dopo qualche minuto nel bicchiere si fanno più evidenti le note classiche di ferro battuto e sangue e, in deglutizione, un ritorno appena accennato di spezie orientali ricama un velo di legno di rosa e viole fresche. La bocca è tenace, compatta, splendidamente tessuta; il succo di arancia rossa e melograno dilaga e il palato ringrazia. A un giorno dall’apertura è ancora più armonico e appagante: magnifico. Distribuisco i vini di Tiziano Mazzoni in Italia.
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2018 I Toscani, Oliviero Toscani
È il vino d’entrata dell’azienda; un uvaggio paritetico di syrah e teroldego, alleggerito da piccole percentuali di petit manseng e greco. Appena aperto è reticente, quasi svogliato; ma l’aria lo sveglia piuttosto rapidamente con note di pepe nero, bacche di rovo, cuoio, liquirizia e rabarbaro. Al sorso è tenace, sapido, un po’ allappante e comunque reattivo e succoso. A un giorno dall’apertura il quadro olfattivo si fa più terso e il palato è più disteso; ciò che ieri allappava oggi dona pressione al centro bocca. Non avrà grande profondità (e non pretende di averla), ma in deglutizione lascia sentori nitidi di more e ciliegia che danno soddisfazione.
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Champagne Grand Cru Brut Tradition, Delavenne Père & Fils
Un turbine di pietra focaia e canna di fucile stordisce i recettori al primo fiuto. Il tempo di riprendersi e un soffio di scorza di cedro avvolge le nari, soffuso ancora da note di pietra spaccata e pelle bagnata. Al palato è potente, sapido, granitico. Vibra letteralmente, aiutato da una grana finissima e infiltrante che allunga il sorso e dona profondità e tensione. Seducente.
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2018 Bigin Nebbiolo Doc Colline Novaresi, Francesca Castaldi
Luminoso, fragrante, con richiami di fragole selvatiche, cornioli, pyracantha, petali di rosa rossa e cuoio bagnato. Lo porti alle labbra e il suo profumo accompagna un sorso croccante, roccioso, che innerva il succo agrumato e reattivo. L’acidità, dolcemente integrata, sprona la salivazione e così il vino placa la sete; ed appaga. Vendo i vini di Francesca Castaldi in Italia.