Da una vigna messa a dimora a metà anni ’60 nei pressi dell’Abbazia di Rosazzo, di proprietà di Luigino Balozio, da cui il nome del vino. In etichetta compare un altro nome, Cuar, che è la traduzione in dialetto di Corno di Rosazzo. Il profumo ricorda la polpa di pera coscia, ravvivato da una brezza di sfalcio di campo, di fiori selvatici, di salvia e ortica, e più tardi da un soffio di baccelli di vaniglia. Al sorso ha tatto di crema, è gradevole ed energico e quando abbandona il cavo orale richiama le note di polpa di pera e perfino di pesca bianca. Composto ed elegante nella sua bella articolazione.
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ZANZUCCHI [01/08/21] - 9/10
9/10
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