Una folata di cipria avvolge le nari al primo respiro, ma trasfigura dopo pochi secondi in un refolo di legno di rosa, di corniolo e più sommessamente di ferro battuto e sangue. È soave al sorso, composto, aggraziato ed infiltrante; dà la percezione del succo di melograno miscelato ad acqua di fonte. È leggermente sapido, ha tessuto finissimo, di seta, e in deglutizione echeggia una voce di amaro d’erbe che gli conferisce profondità. Vendo i vini di Francesca Castaldi in Italia.

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ZANZUCCHI [15/01/21] - 9.1/10
9.1/10
9.1/10