Ho sempre amato la Valpolicella, un po’ meno l’Amarone. Troppo spesso vittima di eccessi di concentrazione, alcol o dolcezze, nell’Amarone degli ultimi decenni – a parte qualche eccezione – fatico a trovare la vera anima della Valpolicella fatta di finezza, eleganza e anche bevibilità, qualità che ritrovo più spesso nei Valpolicella Classico o nei Superiore. Vedo però che ultimamente le cose stanno cambiando, le eccezioni sono sempre meno rare e c’è un ritorno ad uno stile più tradizionale e consono alla storicità della Vallis Polis Cellae. Tanto per capirci su come io intendo la Valpolicella dovreste procurarvi una delle 2746 bottiglie di questo Amarone Riserva 2009 – non la numero 425 perché l’ho già bevuta io – dal naso ampio e squillante, elegantissimo di lampone ed eucalipto, cuoio e sottobosco, caffè e note ferrose, e qui mi fermo ma si potrebbe tranquillamente continuare tante sono le sfumature. Sorso spettacolare per freschezza ed equilibrio con un tannino saporito e finemente cesellato e 16 grandi alcolici che non si avvertono per niente tanto sono imbrigliati in una struttura perfetta. E poi sale, tanto sale, che regala gusto e fa salivare. Un Amarone senza orpelli o eccessi, di una bevibilità e raffinatezza pazzesche tanto da scomodare il termine “emozionante”. Questo è il mio Amarone, questa è la mia Valpolicella.

Via Semonte 20 – 37029 – San Pietro in Cariano – Verona – Italia
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ZARDO [20/06/21] - 9.5/10
9.5/10