Etereo, volatile; note di cera d’api avvolgono un frutto tonico sì, ma un poco sotto spirito; il tutto è velato dal canto monocorde dei brettanomyces, vera maledizione di questi ultimi vent’anni. Al sorso è di medio corpo, piacevolmente buccioso e un poco sapido; ha discreta energia sostenuta dalla calda corrente alcolica e l’inconfondibile tatto di Castelnuovo dell’Abate.

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ZANZUCCHI [18/10/2020] - 8.4/10
8.4/10
8.4/10
Ciao, posso chiederti cosa intendi dire con “brettanomyces, vera maledizione di questi ultimi vent’anni”? Nel senso che ti capita sempre più spesso di avvertirlo in zona?
Sì, lo avverto sempre più di frequente. Al Benvenuto Brunello 2020 l’ho sentito in molti vini.
sono un bevitore novello e tempo fa esternai questa cosa in gruppo. Inutile dire come la cosa risuonò. Ma poco importa, per me è importante che lo abbia letto da chi ha molto più esperiena di me. Grazie
Personalmente ho assaggiato piu’ volte questo vino e i vini di quest’ azienda…
Non mi e’ parso cosi una costanza il difetto riscontrato.
Nell’ area di Montalcino per alcuni era forse un problema fino a 10 anni fa..
Negli ultimi 4 BB a parte alcune realta’ rare che l ‘ hanno come costante ho notato molta molta piu’ pulizia di naso e bocca
Ciao Stefano. Non mi pare una costante in Poggio di Sotto, almeno secondo la mia esperienza. Invece all’ultimo BB ho trovato molti vini toccati dal brett. E ho avuto conferma da altre persone. Poi ci sta anche che la soglia di percezione varii da persona a persona: io lo avverto abbastanza facilmente. Grazie.
Si anche io…forse in privato dovremmo dirci chi si e chi no 😅
Di sicuro in questi anni investimenti freschi e rinnovi di legni hanno avuto il pregio di pulire e ringiovanire alcune cantine