Bisogna ammetterlo senza indugi, prendere coraggio e scriverlo a lettere cubitali: in Irpinia, aglianico e legno sono un binomio indivisibile, e non tutti hanno la mano giusta per risolvere l’equazione. In questo Hircinus, l’uso del legno è invadente come vuole lo stile della batteria, e nonostante siano passati sei anni, ancora non vuole saperne di integrarsi; nonostante ciò, il sorso è ben impostato, pieno di arancia sanguinella e spezie dolci imprigionate in una struttura tannica che morde il giusto, anzi mordicchia, senza ruggire troppo. Al netto dell’esuberanza del legno, un buon assaggio.
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BORIOSI [03/09/20] - 8.6/10
8.6/10
8.6/10