Noi rossisti malati sinceramente ce ne infischiamo delle temperature esterne. Al massimo diminuiamo lo spettro tannico delle nostre bevute, mettiamo le nostre bevande alcoliche in frigo e ce le godiamo di fronte a un certo sdegno altrui.
Dell’azienda e della sua assenza di fronzoli e retoriche, ha già parlato Sara, scolandosi l’annata precedente, che, sul mio personale cartellino, è un filo meno golosa di questa 2018. Questa però è la vigna centenaria, con tutto quello che comporta in termini di profondità e complessità aggiuntive.
Il naso è gioiosamente fresco, con tutte le più classiche note rosse del Gamay, ma con qualche cenno floreale e minerale. La bocca, però, è il suo regno. Grande dinamica, tipica di un rosso leggero, ma diversamente semplice: la tessitura è fine, la polpa fragrante e succosa; ricorda molto i vini del “collega del Gamay” Marcel Joubert. La beva, di conseguenza, è pericolosamente compulsiva. Rievoca quella di un’arancia sanguinella. Solo un tantino più alcolica.

Au Chalet du Pouzet
69460 St. Etienne La Varenne
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AEILLO [01/07/20] - 9.1/10
9.1/10