Penso che questo vino sia stato una delle scoperte più piacevoli dello scorso anno: mi ero approcciato senza troppi entusiasmi da un lato e senza particolari aspettative dall’altro ma alla fine ho trovato esattamente qualcosa che calza a pennello con il mio palato di questi ultimi tempi. Perché è un dato difficilmente contestabile che, al di là delle sfumature tecniche della degustazione che sono strumenti fondamentali, alla fine il grado di piacere è dato dal gusto e dal mood del momento. E questo vino è stato una sorta di balsamo. Uvaggio di cinsault, grenache e syrah è un inno alla beva e alla piacevolezza. Al naso gioca su un frutto croccante e fragrante che danza, in una sorta di minuetto, con qualcosa di ferruginoso, quasi ematico e selvatico. E questo non fa altro che confermare quanto si può trovare sul sito del produttore: “Une petite bombe de fruits, un vin de copain gourmand!” E infatti la bocca ribadisce il concetto: un frutto pieno, ricco, materico accompagna un sorso disteso, avvolgente, morbido e bello, con un finale non particolarmente lungo ma che invoglia a portare il calice alle labbra nuovamente. Un vino davvero gourmand, che si accompagna bene a libagioni. Da bersi senza indugio e senza troppe domande, assecondando il piacere che ne viene.

Château de la Selve
07120 Grospierres
France Tél : +33 (0)475930255
https://www.chateau-de-la-selve.fr/
-
GALLINO [20/3/2021] - 8.8/10
8.8/10