Ogni ‘istruito’ associa alla parola Chablis le parole: chardonnay, freddo, suolo kimmeridgiano. Sulle prime due glisso, l’ultima descrive la tipologia di suolo che connota l’area: un impasto di marne grigie, calcare e gesso, ricco in molti punti di fossili di ostriche preistoriche (exogyra virgula per i più curiosi).
Queste caratteristiche si ritrovano nel “Per Aspera” di Charly Nicolle. Prima di tutto dal colore, un giallo paglierino molto leggero. Poi al naso: lime, pesca bianca, biancospino, mandorla fresca, crema di latte (in luogo del classico burro degli chardonnay) e, soprattutto, una mineralità a metà tra la ghiaia bagnata e un sentore di conchiglie (sì, facile dirlo quando si sa che nel suolo ci sono le conchiglie. A mia difesa posso dire che, nonostante concimino certamente i filari, non ho ravvisato tale sentore nel calice. Le conchiglie sì).
Bocca assai fresca, ma non affilata come un rasoio: c’è spazio per una discreta morbidezza e una leggera sapidità. Sorso molto intenso e persistente, finale di bocca su toni agrumati.

17 Rue des Pregirots, 89800 Fleys, France
+33 9 54 94 40 83
contact@chablis-charlynicolle.com
-
FIORDIPONTI [27/12/20] - 8.8/10
8.8/10