Barnaba, Roma, esterno giorno, orario aperitivo, polentino salvifico. La lavagna bianchista dell’amico Fabrizio Pagliardi per una sera mi sembra eccessivamente aromatica. Devio allora sulle bottiglie e pesco nel territorio scoprendo La Torretta. Siamo a Grottaferrata, ma occhio che il web si incasina parecchio: esistono altre aziende di altre regioni con lo stesso nome (amen), ma soprattutto (qui la cosa si complica) il rimando automatico è alla cantina di Gabriele Magno, mentre qui parliamo del vino di un altro Magno, Riccardo, che lavora in biodinamica, fa una bolla e due fermi, tra cui questo Castagna.
Uvaggio di trebbiano e malvasia di Candia, con breve macerazione sulle bucce che gli regala un’unghia dorata, più struttura e un filo di tannicità, ha un naso prima compresso da un po’ di riduzione, poi più espressivo, sul frutto giallo maturo, erbe e fieno, prima di richiudersi in una sensazione eccessiva e predominante di salamoia. Le sensazioni volatili però non sono altrettanto eccessive in bocca, dove il vino ripaga le attese: il sorso è sicuro e di carattere, molto ricco, con un finale salino e mandorlato che riequilibrano il suo peso specifico. Piuttosto imponente, ma tutt’altro che seduto, con la sosta in legno mai impattante.

Via di Valle Marciana 24, Grottaferrata
Telefono: 335330245
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AIELLO [07/07/20] - 8.4/10
8.4/10