Dal suolo vulcanico del Monte Calvarina, vicino Verona, arriva uno spumante metodo classico che merita di avere un riflettore puntato addosso. Le vigne hanno oltre 30 anni, poste a circa 500mt slm. La maggioranza uve durella, sommate a un piccolo contributo di Pinot Bianco, danno vita a una bollicina brillante e accesa, che danza a suo agio nel calice. 36 i mesi dichiarati di sosta sui lieviti, ma scommetterei che sono di più. In etichetta il produttore indica solo il millesimo del tiraggio (2016) e quello della sboccatura (2019). Questa potrebbe essere avvenuta alla fine dell’anno, ipotizzando, quindi, oltre 40 mesi di affinamento, che emergono senza timidezza, regalando un vino…