Un colore giovanile rosso rubino con riflessi viola da cui l’idea di bere un vino che portasse con se un po’ di spensieratezza. Niente da fare! Questo dolcetto ha presenza e grande personalità. Si fa capire fin dal primo sorso dettando i tempi della degustazione con fare quasi imperativo. Al naso dimostra profondità con note di mirtilli macerati, liquirizia, genziana, salvia, muschio e comunque giocati su espressioni legate alla terra. Al palato è salino, saporito, molto ben bilanciato. Tornano le sensazioni della liquirizia annunciate al naso, è succoso, con sapori di rosa canina e frutta rossa. Dotato di quella rusticità che dona credibilità ad una bottiglia che vorresti non finisse…
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2003 Barolo Monprivato, Giuseppe Mascarello
Un mitico vigneto quasi monopole a Castiglione Falletto, ormai da anni protagonista dei migliori exploit in Langa. Anche in annata calda e tesa come la 2003, riesce ad esprimere un refolo di caldo sottobosco fruttato scuro, tabacco e sacrestia, incenso e lacca, vetiver. Al sorso è una dolce coccola ritmata tra cacao e caffè, lunghezza dinoccolata, corpo solido, tannino serico e soave capace benissimo di dire ancora la sua sulla Chateaubriand con foie gras scottato e spinaci saltati di Vito Mollica al Palagio nel Four Seasons Hotel a Firenze.