“TU cos’hai portato?”. “Un Sauvignon di Miani”. “Seee, ma quel Miani? Ma Miani quello di Buttrio? Miani cioè Enzo Pontoni?” Più o meno questa la reazione dei commensali quando mi sono presentato al pranzo con una bottiglia del suo Sauvignon annata 2017. Perchè Enzo Pontoni è come gli unicorni, esseri leggendari di cui ogni tanto si sente parlare ma che nessuno ha mai incontrato. E lo stesso vale per le sue bottiglie che durano sugli scaffali delle pochissime enoteche che riescono ad averli il tempo di un battito di ciglia prima che qualche consumatore avveduto ne faccia man bassa. Stappata tra grande curiosità generale non ha per niente tradito le…
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2009 Rosso Reâl, Moschioni
Un vino che aspettavo di stappare da tanto, regalo di un caro amico dal palato impeccabile. Per metà tazzelenghe, autoctono friulano della zona di Cividale che potrei semplificare nella descrizione assimilandolo un po’ al foglia tonda e un po’ al sagrantino per la sua estrema tannicità e struttura. Ingentilito (si fa per dire) da merlot e cabernet sauvignon, ha colore intenso, profumo di amarene in confettura, datteri, tabacco, pout pourri di fiori viola e blu, spezie orientali, liquirizia e note tostate. Sorso possente, ampio, sapido e succoso, dal tannino importante che ne fa un vino da lunghissimo potenziale di invecchiamento. Nel 1989 ho scelto di andare controcorrente: fare solo vini…
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2019 Friuli Friulano, Sass Ter Viticoltori Friulani
Pur amando molto il nord-est italico, anche per ragioni di lontane origini da quell’area, mi rendo conto di conoscere molto meno di quanto vorrei la viticoltura di quelle regioni e quindi ogni occasione per apprendere qualcosa di più è sempre ben accetta. La bottiglia mi è stata donata da un conoscente e non conoscevo assolutamente il produttore: apprendo, leggendo informazioni trovare in rete, che si tratta di una grande cantina cooperativa con circa 500 soci, fondata nel 1931 sulla destra del Tagliamento, con diverse linee di vini, tra cui questa, la Sass Ter focalizzata sui principali vitigni alloctoni e autoctoni del Friuli. Nel bicchiere troviamo un vino semplice e immediato,…
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2018 Malvasia Di Leo, Castelvecchio
Già dal colore si percepisce calore, frutto e grande maturità, poi note di canfora, vaniglia mista a crisantemo, rafano e pepe bianco che te lo fanno assaggiare molto velocemente. Al sorso ha spiccata acidità e una sensazione salina affilata cangiante, sorso di personalità grinta e solarità, floreale cimiteriale crisantemo e carnosità di susina tornano a più riprese arricchendosi di uvaspina, rabarbaro e nocciole, mandorle, senape. Si avverte un’idea di tannino e avvolge il palato con energia sontuosa ancora da affinarsi ma già decisamente catchy e dissetante.
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2019 Vitovska Carso, Castelvecchio
Uno dei vitigni più rappresentativi del Carso e del successo dei bianchi di questa DOC è certamente la vitovska ma molti pensano che in versione orange e ossidativa sia l’unica ammissibile. Questa bottiglia mostra invece come possa anche dare vini sapidi freschi e fini, con una bella gamma di erbe aromatiche, anice e uvaspina nonchè sensazioni di piacevolezza tra mela croccante golden e susina gialla.