È godibilissimo l’Ardy ( pronuncia Ardì ) di Cascina Melognis; un blend inusuale di Barbera (70%) e Chatus. Le note scure di bacche di sambuco e sottobosco sono contrappuntate da richiami erbacei più luminosi come felci e menta, cui soffondono note di mora, susina e durone. Al palato è croccante e sapido, energico e reattivo; infiltra il cavo orale con il suo tatto lievemente “buccioso” e la deglutizione appaga con i ritorni mentolati e rinfrescanti di erbe alpine.
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2016 Pinerolese Ramie Lou Peui, Consorzio Produttori Terre del Ramie
Le vigne di Pomaretto sono un colpo al cuore: spettacolari, appese al costone della montagna, con terrazzamenti stretti e impervi dove le lavorazioni possono essere fatte unicamente a mano. L’unica concessione alla tecnologia è data dalla monorotaia costruita alcuni anni fa per facilitare tutte le operazioni. Tanti piccoli produttori, quasi tutti garagisti in passato, che trainati dall’azienda Coutandin, che per prima ha avuto l’attenzione da parte della critica valorizzando questi vigneti, hanno deciso di unire le forze e creare questo piccolo consorzio. Caparbi, con piccole produzioni, stanno dando lustro al vino della montagna del pinerolese. Il Ramie è un assemblaggio di avanà, avarengo, chatus e becuet, tutti vitigni autoctoni dell’areale…
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2017 Nerantich Colline Saluzzesi Chatus, Tomatis
Ed ora signore e signori ecco a voi un vino dotato di una certa zerghitudine. Introducendo con questo un descrittore desueto usato da Veronelli e da chi se lo ricorda, per dire di un vino con un carattere spiccato, forse caratterino, ecco meglio: caratteraccio. Comunque un termine che potrete usare quando assaggiate con gli amici per fargli dire “eh? Ma che ca.. vuol dire?” – vuol dire un po’ quelle robe là. Il colore parte bene, moolto (due o) concentrato, naso fittissimo di frutta nera, e pepe, e viola, e comunque zerghitudine. Bocca corrispondente, con tannini molto fieri, anzi un po’ tracotanti, ma al diavolo si fa perdonare, hai presente…