Nella maggior parte dei siti in rete in cui si menziona Andrea Calek troverete la parola “ribelle”, lui è originario della Repubblica Ceca ma dopo tanto vagabondare si è stabilito in Ardèche a Valvignères. Siamo stati lo scorso anno in agosto in visita da lui e la sua compagna: giornata calda non quanto l’accoglienza, piuttosto spicciola e annoiata, poche parole e facce irritate. Il pensiero comune fa percepire che sia un provocatore, uno che esagera; saltano fuori t-shirt con su scritto: “Don’t stop tasting animals” o svastiche allo spray . Agent provocateur o false flag del movimento naturale? o solo paura di non esser visti, di essere esclusi e ribaltare le regole…
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2019 Coteaux de l’Ardèche Petite Selve, Florence et Benoît Chazallon
Penso che questo vino sia stato una delle scoperte più piacevoli dello scorso anno: mi ero approcciato senza troppi entusiasmi da un lato e senza particolari aspettative dall’altro ma alla fine ho trovato esattamente qualcosa che calza a pennello con il mio palato di questi ultimi tempi. Perché è un dato difficilmente contestabile che, al di là delle sfumature tecniche della degustazione che sono strumenti fondamentali, alla fine il grado di piacere è dato dal gusto e dal mood del momento. E questo vino è stato una sorta di balsamo. Uvaggio di cinsault, grenache e syrah è un inno alla beva e alla piacevolezza. Al naso gioca su un frutto…