Come un rosso “di rango” questa bottiglia di Cerasuolo d’Abruzzo esce dalla cantina a quasi due anni dalla vendemmia, dopo un adeguato affinamento, prima in acciaio e poi in vetro. Viene prodotto con una tecnica piuttosto curiosa: una sorta di taglio tra una vinificazione in bianco e una in rosso, che viene fatto circa a metà della fermentazione delle due masse. Guardando nel bicchiere il suo colore rubino scarico si intuisce che cerasuolo, in questo caso, è un termine quanto mai azzeccato. Leggera chiusura iniziale al naso, che garantisce sulla sua lunga vita. Appena (e ci mettono poco…) spariscono le note riduttive il vino, perfettamente aperto, comincia a regalare profumi…