Vino rosso, e di più non chiedere: niente denominazione, niente riferimento al vitigno, pure l’annata in teoria non appare in questo tipo di appellazioni minimal. Vigneti Massa invece ci fa la grazia di scrivere 2012, e almeno la data vendemmiale ce l’abbiamo. Per il resto, l’etichetta è del tipo reticente.
Per fortuna nel bicchiere il vino parla eccome, racconta tutto quel che serve, ha un sacco da dire, per la gioia di chi lo assaggia: questa che dovrebbe essere (credo, si dice) croatina ha un colore cremisi profondo, naso svettante di frutta nera macerata, inchiostro, terra bagnata. La cosa che lascia stupefatti è la scapicollata gioventù che ostenta questo vino, quasi decennale – e chi lo crederebbe mai? Tannini vibranti e succosità fragrante di ciliegia appena colta. 2012? E meno male che c’è scritto, io non l’avrei detto mai.
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SARTORE [17/05/21] - 9/10
9/10