Nulla a che vedere con il vitigno barbera; pare che finalmente i produttori di questa rara varietà si siano messi d’accordo per cambiargli nome. Attendiamo fiduciosi. Ha un floreale di rosa rossa, viole fresche e iris: sembra proprio di entrare dal fioraio, con questa sensazione di petali bagnati. Poi un aria di frutti neri come le more e le bacche di sambuco, cui soffonde il pepe nero, il garofano e un accenno di canna di fucile. Al sorso è croccante di susina fresca, schiocca al palato e la lieve speziatura, unita a toni vagamente erbacei, chiama un’altro sorso.
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ZANZUCCHI [30/04/21] - 8.8/10
8.8/10
8.8/10