Vino di contrasti, vino che per alcuni potrebbe risultare in prima battuta quasi disturbante se vogliamo esagerare un po’. Ci troviamo in Francia, in Occitania poco distanti da Montpellier: l’azienda è conosciuta nell’ambito dei “vini naturali”, con un approccio agricolo biodinamico, pratiche di cantina poco interventiste e con l’uso assai limitato (se non addirittura assente come nel caso di questo vino) di solforosa aggiunta. Il vitigno, il grenache, è assai diffuso nel bacino del Mediterraneo (tanto per capirci, un suo figlio italico illustre è il Cannonau) e nel mondo tanto da risultare uno dei vitigni più coltivati a livello planetario. Il vino che ho trovato nel bicchiere è stato, come scritto nell’incipit, ricco di contrasti: appena aperto la riduzione era importante e non invogliava certo l’esplorazione. Ci sono voluti diversi (parecchi) minuti prima che l’aria facesse il suo lavoro, lasciando strada a diverse sfaccettature che con il passare del tempo diventavano sempre più incisive e affascinanti. Un frutto rosso polputo e maturo, caldo, una prugna, subito: poi sentori di macchia mediterranea; successivamente, quasi sorprendentemente, fiori freschi a profusione. Una sorta di stratificazione che poco alla volta si mostrava, sorprendendo. In bocca è un vino che tiene fede al suo nome: molto rock&roll, stile l’Elvis più indemoniato, divertente e incisivo. Il sorso, assai materico, è giocato sulla freschezza e compensa una trama tannica assai delicata. Caldo, profondo e lungo e con una beva davvero convincente, avvolge il palato e invita a riempire il bicchiere che si svuota assai velocemente.

Route de Lagamas – 34150 Saint Jean de Fos
Tel: +33 06 34905481
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GALLINO [20/3/2021] - 8.6/10
8.6/10