Da qualche anno alcuni produttori, sopratutto quelli molto rispettosi della terra (qualcuno li chiama naturali), hanno iniziato a produrre i loro metodo classico con una variante. Inducono infatti la seconda fermentazione non con la alchemica miscela di zuccheri (e dio sa che altro: penitentiagite) denominata liqueur de tirage, bensì con l’aggiunta di semplice mosto d’uva. Il metodo si chiama Solouva e la pratica vale anche per la successiva fase del dosaggio. Pionieri del metodo in Italia, a quanto mi risulta, furono i franciacortini Arcari e Danesi. Oggi gli adepti sono diversi e si trovano un po’ ovunque.
La strada è seguita, tra gli altri, da Ferdinando Principiano, per questo suo Alta Langa a prevalenza pinot nero con robusta partecipazione di chardonnay. Il millesimato della vendemmia 2016 ha passato 30 mesi sui lieviti prima della sboccatura.
Colore giallo piuttosto carico che prelude a profumi di frutta matura, pesca sciroppata, bergamotto e miele. Al sorso si presenta piuttosto vinoso, con una componte di grassezza che lo rende di facile approccio, contrapponendosi al basso residuo zuccherino. Bevibilità, anche gastronomica, che alterna morbidezze a sapidità ed è sostenuta da una solida freschezza.
Il nome, Leonardo, è quello del figlio di Belèn e Ferdinando.

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BARBATO [06/03/2021] - 8.5/10
8.5/10