Se dovessi scegliere quale, tra tutti i Lambrusco, porre al primo posto, non avrei dubbi: il Lambrusco di Sorbara. Adoro il sapore di antico e della mia terra che si trova nei migliori lambruschi scuri della tipologia (a proposito: urge uno speciale sul Lambrusco qui su Intralcio) ma, da degustatrice seriale di Champagne quale sono, trovo nel Sorbara quella verve e quell’acidità di cui ormai non posso più fare a meno. E se dovessi sceglierne uno, senza ombra di dubbio la scelta ricadrebbe sul Radice di Alberto Paltrinieri, dalla vigna a ‘Il Cristo’. Un Sorbara in purezza rifermentato in bottiglia che conquista con il suo vigore, i suoi profumi di fragolina selvatica, rosa canina, cereali ed erbe, con le sottili sfumature minerali e quel sapore goloso, selvaticamente succoso, intriso di agrume, ribes rosso e sale. Gastronomico da morire, finisce in un attimo

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VALENTINI [9/12/2020] - 9/10
9/10