Da una vigna poco sopra il villaggio di Barge, impiantata sopra un conoide alle pendici del Monviso su suoli franco argillosi a reazione acida.
Un aere di erbe di campo fresche spira dal bicchiere, subito integrato da note di bacche rosse selvatiche, melograno ed anguria (precisamente la buccia interna del frutto, dove la polpa si attacca al bianco); la lievissima speziatura completa un quadro olfattivo luminoso, terso e cangiante. Quando lo bevi disseta per la sua leggerezza e succosità: il profilo aromatico si carica di richiami agrumati, le labbra schioccano e il sorso appaga. Aiuto Le Marie a sviluppare i mercati europei.

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ZANZUCCHI [19/10/2020] - 8.7/10
8.7/10
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