Per colore e profumi si direbbe avere già raggiunto l’età per sbagliare da professionista, poi lo assaggi e gli concedi ancora qualche ora da dilettante. Cupo, polveroso e severo col guizzo della mora se volete, oppure del lampone o del morone, insomma di un bel frutto succoso maturo a polpa rossa; resta lì, sul frutto profondo, richiamando una bella marmellata di fragole assieme a note ferrose, quasi rugginose. Ed è proprio questo bel gioco di rimpalli tra frutto e terra che conquista il palato, stando lì, in perfetto equilibrio, sul filo. L’ingresso in bocca è un velluto, quindi prevale un bel frutto croccante, un morso leggermente asprigno e tannico che di nuovo induce a farsi domande sul futuro. Inutili, il vino è buono, ora, gli aruspici si fottano, oggi si beve bene, anzi benissimo.

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Boriosi – 24/08/2020
Non so quanto sia lusinghiero per chi produce Chianti Classico sapere che il proprio vino ha una beva da gran sorsi ma ragazzi, che gioia questo vino. Terragno e polposo, lievemente polveroso, comprensibile ai palati ingenui e intrigante per chi ha capacità di assaggio più smaliziata. Grande vino.
Zanzucchi – 24-08-2020
Concordo con le tue note, o Corazzol. Ma il punteggio che hai dato mi pare severo. Avendolo assaggiato assieme a diversi grandi Chianti Classico pari annata, non credo di esagerare a dargli un 92. A bientôt.
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CORAZZOL [22/08/20] - 8.8/10
8.8/10
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BORIOSI [24/08/20] - 8.9/10
8.9/10
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ZANZUCCHi [24/08/20] - 9.2/10
9.2/10