Dorato con nervature verde smeraldo. Note di albicocca candita, pomodoro confit, resina di pino, alchechengi e crisantemo, affumicato dolce e levigato, polvere da sparo e carattere zolfino appena accennato, idrocarburo in divenire. Il sorso è impressionante per fittezza e soavità di grazia e rimandi balsamici mentolati e iodati, chiusura indefinita, lunga e pepata ad abbracciare una beva di cui non ci si stanca facilmente, anzi.

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GORI [17/06/20] - 9.3/10
9.3/10
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