Comtesse de Lalande 1989 è una bellezza. Una brezza di incenso, pelle bagnata, bacche rosse sotto spirito, pomodori essiccati e infine cuoio e scatola di sigari. Ha un tatto irresistibile: seducente, serico, rinfrescato da una corrente balsamica che ricorda la nepitella. Qui c’è grazia, misura, equilibrio. Qui c’è cervello, cuore e metodo. Un vademecum della riva sinistra.

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ZANZUCCHI [25/06/20] - 9.5/10
9.5/10
9.5/10
Assaggiato dieci anni fa ed era clamoroso. Una delle migliori versioni di riva sinistra mai bevute per complessità e profondità. Forse di ’89 super, a Bordeaux, ne hanno prodotti tanti ma questo mi ha veramente fulminato. quindi 10/10.
è in effetti un vino magnifico, quintessenza della riva sinistra. Sapevo di essere stato severo nel giudizio ( solo 95/100 😊 ) e mi conforta che tu lo consideri un vino perfetto, ma avendolo bevuto a fianco di Margaux 1991, devo dire che scontava una materia un filo più statica, un poco meno energica. Ma insomma, parliamo di peli nell’uovo.
Certo, d’accordo su tutto. La tua descrizione però mi portava a 10 ma ho ritrovato 9,5. 🙂 🙂 🙂
Secondo me Margaux 1991 soffre il confronto
Davide, in effetti anch’io mi sarei aspettato che Margaux 91 soffrisse il confronto, ma il bicchiere mi ha spiazzato. D’altra parte Pontallier diceva che era una delle sue annate preferite.