“…La ribolla gialla ha acino carnoso, spremendola sofficemente si rischia di estrarre solo liquido senza sostanza…”
Queste sono parole del compianto Stanko Radikon. La sua Ribolla 2003 l’ho degustata un paio di giorni fa, mentre scrivo rileggo le note e verso un altro calice della stessa bottiglia. Sempre Stanko – riprendo la citazione iniziale – conclude:
“…Con la macerazione a caldo, invece, si estrae tutto ciò che è contenuto nell’acino, nella buccia come nella polpa, e si da complessità, struttura e longevità al vino…”.
La Ribolla a Oslavia, ha storicamente trovato il suo terroir ideale sulle sommità delle colline, dove nel suolo è maggiore la presenza di ponca: le piante sono meno vigorose, più equilibrate e i grappoli più piccoli e spargoli, se dimorano su terreni poveri, marne silicee o scistose. In questa terra di confine, la Ribolla è un’uva che incarna antiche tradizioni, un collante “naturale” in un luogo di contaminazione culturale.
Il colore è quello della ruggine, rinforzato da presenza di elementi in sospensione. Al naso l’attacco è un graffiante zest di bergamotto, che si apre in un’infusione di noce moscata, zenzero e senape in grani. La dinamica del sorso è un caleidoscopio di fresche sensazioni amplificate e allo stesso tempo equilibrate da una sapida, definita muscolarità. Bevo l’ultimo sorso, di nuovo quel graffio e ora ricordo di averlo già “ascoltato”: Downtown Train – Tom Waits, Rain Dogs 1985

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BUSINARO [14/06/20] - 9.2/10
9.2/10
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AIELLO [14/06/20] - 9.1/10
9.1/10
sono stato il primo rappresentante (in Italia) di produttori con cantina in via LENZUOLO BIANCO, a Oslavia = Fighely (quando erano ancora insieme Fiegl e Primosic), Josko Gravner e il “povero” Stanko Radikon. ho “vissuto” ( in alcuni casi non condiviso) tutto il processo storico di nobilitazione (con impostazioni talvolta assai diverse tra loro) dell’uva e quindi del vino RIBOLLA. sicuramente Stanko è stato il più “integralista” e il suo vino, in mezzo a mille, lo riconoscevi subito anche al buio, come la luna in una notte senza stelle!!!
quanta nostalgia!!!