Devo essere fortunato con Valentini: mai riscontrata l’eccessiva variabilità da bottiglia a bottiglia di cui alcuni si lamentano. Non sono tutte bevute uguali, ovvio (e per fortuna), ma il mio spettro di assaggi rimane sempre dall’ottimo al clamoroso. Come il mio stupore per l’unicità della storia aziendale, capace di vette impressionanti in una zona ben lontana dalle mappe dello stordimento internazionale. Ribadisco l’aggettivo unico e ci aggiungo inconfondibile per raccontare il Trebbiano 2013, pescato dal mazzo di una degustazione ad alto tasso di enobullismo e trovato in assoluto stato di grazia. Il bianco abruzzese ha infatti gentilmente scodato, messo la freccia e salutato cortesemente inseguitori di strombazzato blasone.
Visivamente giovanissimo, con un’unghia ancora verdolina, e pronto a una grande vecchiaia come al godimento attuale, ruba la scena sin dal naso con un tripudio di erbe di campo, memorie campagnole, gesso, timo, mela verde, camomilla, scorza di limone. Una mineralità impervia… sì quella che non esiste, e che se non si può citare manco qui allora chiudiamo baracca e burattini per passare alle verticali di chinotti del territorio.
Imperiosa la bocca: diretta, sfrontatamente essenziale e allo stesso tempo capace di vibrazioni, ricchezze e sofisticatezze insospettabili. Bisognerebbe perderci del tempo, molto tempo: rimembrare i ritorni floreali e di frutta bianca, cercare di capire come tale acidità non lo sbilanci mai, però l’infame scivola giù con una serenità infantile e quelle domande finiscono inevitabilmente per rimanere insolute. Vorresti strozzare la bottiglia, ma non ne esce nemmeno una goccia.

Via del Baio 2, 65014 Loreto Aprutino (PE)
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AIELLO [25/05/20] - 9.7/10
9.7/10
Chi erano gli inseguitori ? Io ho memoria e valutazione abbastanza ribassata, vorrei capire su cosa vi siete tarati
Non erano inseguitori metodologici, intendevo dire che sul mio cartellino è stato il miglior vino di una serata con questi 10 https://www.instagram.com/p/CAgNhHrnWIv/
Bella batteria, peccato a priori i piemontesi sotto tono, hai provato a chiedere cambio per il tappo ?
Diciamo che li in mezzo il Trebbiano era vino a se stante, sulle bolle io non sono un fans sfegatato, la partita se la giocavano quindi Lui e Bernardeau, ci sta la preferenza per l’italiano anche perché potrebbe essere stato più fresco se la bottiglia è fortunata
Sul mio ricordo diciamo che si sta su fascia 9, io sto piuttosto stretto, al miglior 1996 suo bevuto dei molti non andrei sopra 9,3/9,4 per capirci poi ovvio dipende che valore ci diamo e come lo contestualizziamo
Mica era tutta roba mia eh, quindi per il tappo non so:)
Io ho portato e recensito il 2006 rocchette di accomaso. In generale sui voti sono stretto, anche perché penso sempre che si possa bere meglio quindi non concepisco proprio il cento centesimi, che invece ormai è elargito a più di 20 vini l’anno…
Però è stata una grande grande bevuta, anche lo chenin eh, sui 9.3