Il mio rapporto con i vini dolci è assolutamente speciale: li adoro, spesso permettono una situazione assolutamente intimistica e rilassante, che permette di godersi il proprio tempo lentamente, senza cadere nella abusata meditazione; una coccola glicerica facendo assolutamente nulla, spesso in tarda serata…una pacchia.
Questo 1999 si proietta tra i Rieussec “moderni” nei quali lo Château pare aver cercato in controtendenza, di dare un’ impronta più piena rispetto al passato; anche in una annata tutto sommato media come la 1999, il vino è abbastanza fitto, anche se chiaramente non ha la complessità dei vini di 30/40/50 anni. Lo zafferano è ancora in spinta ma non invade per fortuna, poca botrytis in questa annata e quindi naso più da passito ovvero miele, arancia candita, fichi, nocciole; la complessità “vera” sarà questione da ridiscutere tra un paio di lustri almeno.
Per contro la bocca ha una grassezza abbastanza spinta ma, giocando sull’annata media (annata media in Francia = annata da pinze), il vino in questa fase si beve alla stragrande; quindi zucchero sì certo, ma anche acidità, quel pizzico di sale che scappa fuori sulle torte, e poi tornano i fichi; in chiusura l’agrume candito, che rinfresca e golosamente fa fare rifornimento. Bella lunghezza, la mano dello Château di peso si sente. Piaciuto assolutamente pur senza scomodare les millésimes monstrueux.

-
FASOLO [15/05/2020] - 9.3/10
9.3/10
Bel racconto Davide, cosa intendi su “annata da pinze?” inteso che in Francia in annata media vengono fuori anche cose importanti oppure che la chiave di lettura deve essere diversa? Grazie
ciao Giuseppe, quando in Francia ti sussurrano annata media devi avere un piccolo brivido sulla schiena perchè è il modo elegante per dirti “ci siamo impegnati ma non aspettarti i fuochi artificali”, a volte in mezzo escono cose interessanti ma difficilmente si trovano i capolavori, eccetto quei vini che hanno bisogno di condizioni climatiche diverse e che si esaltano magari su singoli microCru o anticipazioni o posticipazioni delle vendemmie e aspetti simili
ti faccio un esempio in Italia, la 2002 a Barolo, certo non può essere vista come una annata da vini importanti, come anche la 2014 ad esempio, sono annate medie e anche piccole…però poi trovi un Roberto Conterno che tira fuori 2 bombe, quindi giusto valutare la annata nella sua impostazione ma avere anche a mente come lavora il produttore, in questo caso Rieussec che stava cercando di fare vini più grassi ha compensato annata con la ricerca della pienezza che in questo caso ha svolto bene il suo lavoro
Grazie Davide, concetto interessante, sui dolci ancora di più.