Uno dei rari 2009 Borgogna bianca che ho ancora in cantina, ma Jadot può riservare sorprese sulle evoluzioni.
Vino bifronte, parte quasi pesante, i primi 15 minuti sono un tuffo nel passato negli affinamenti anni ’90 e il vino non si muove, lascio lì e faccio altro, dopo un’oretta ci torno su e tutto è cambiato, molta salvia, molta, erbe aromatiche, frutto a polpa gialla maturo, nocciola netta, un tratto burroso da annata piena che non stona, il legno iniziale è stato messo sotto dal resto e chiude ora con un tratto speziato che comunque si integra, buona acidità, volume assolutamente ne abbiamo, ovviamente di 2009 si tratta e quindi la bocca non fa della mobilità il suo forte ma comunque ha dinamica e compensa in mineralità salina, lo bevi eccome.
Non un vino “moderno” nel senso attuale, con linee boteriane a tratti perché ha molto a offrire, ma una signora bottiglia comunque.

21 rue Eugène Spuller, CS 80117 | 21203 BEAUNE CEDEX
Tel : +33 (0)3 80 22 10 57
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FASOLO [26/04/20] - 9/10
9/10
Bravo Davide, lucido e scrittura ottimamente descrittiva. Ho letto con piacere, anche le due righe che ti presentano sono belle, “un pochino francofilo* è allegramente riduttivo.
Ben scrito . Molto conciso ma allo stesso tempo dai la sensazione che per ogni tua considerazione volendo potresti scrivere tre pagine
Emilio grazie, quando provo a dire ciò che sto bevendo cerco di focalizzarmi sul bicchiere, ci può dire moltissimo ma a volte penso che basti una istantanea di quello che ti da appunto quel bicchiere in quel momento, la consequenzialità delle reazioni…poi volendo ci si può perdere a chiaccherare del mondo che sta dietro alla bottiglia, grazie ancora
Giuseppe infatti, non co si deve prendere sul serio troppo, bevitori siamo 😉