Per una congiuntura astrale favorevole*, negli ultimi anni ho avuto la fortuna di trascorrere del tempo con Gianfranco Soldera e di bere spesso i suoi vini. Visite in cantina, cene e seminari: situazioni che l’indole forte (eufemismo) del broker assicurativo di Milano (nato a Treviso) non rendeva mai banali o dall’esito scontato. Poteva succedere di tutto in qualsiasi momento, non le mandava di certo a dire: bastava una domanda un po’ storta per far saltar fuori la spigolosità dell’uomo che aveva deciso, alla fine degli anni Sessanta, di produrre “il vino più buono al mondo” (sì, era una persona anche umile). Non saprei come un vino possa essere definito tale, anzi non credo proprio che ciò sia possibile, ma ogni volta che mi è capitato un bicchiere di Case Basse (e non è successo di rado, già l’ho detto?), non è stata mai una bevuta distratta o annoiata: il bicchiere ha sempre catturato l’attenzione dettando i tempi e i modi dell’assaggio. Ho bevuto annate vecchie, mature, giovani, tutte hanno puntualmente mostrato una loro ben definita peculiarità ma con un altrettanto ben delineato assioma di base: il Case Basse è un vino fottutamente (oui, je suis Catherine Deneuve) buono! Buono nel senso più pulito e genuino del termine: nessuno artefatto o ridondanza, una bontà asciutta e senza lati nascosti.
La 2012 presenta un colore rubino con sfumature granate, in una rilucente nitidezza (come dal manuale Un sangiovese a Montalcino). Il naso spinge sulla viola e la ciliegia, in bocca escono maggiormente gli agrumi (arancia rossa su tutti) che convergono su una piacevolissima nota mentolata. Ma ciò che seduce ed incanta, come la maga Circe, è l’ossatura: si prende tutta la bocca, asciugandola e bagnandola in un continuo rimando (se preferite una visione più sadomaso: la schiaffeggia e la coccola). Il tannino si fa sentire sulle gengive mentre la mineralita’ (l’ho scritto soltanto alla settima scheda, non sbuffate!), perfettamente intelaiata con l’acidità, graffia leggermente la lingua. Non opponetevi, abbandonatevi alla succulenza del sangiovese di Case Basse e da come Gianfranco Soldera ha interpretato l’annata 2012.
*Lavoro (cosa pensavate?) da circa 5 anni per l’importatore di Case Basse per lo stato di NY e del NJ

Loc. Case Basse
53024, Montalcino (Siena)
Phone: +39 0577 848567
E-mail: soldera@casebasse.it
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NERA [27/04/20] - 9.2/10
9.2/10
Complimenti per la descrizione, mi fa venire in mente che gli aspetti fisici, direi quasi meccanici e tattili dell’esperienza degustativa al palato vengono spesso sottovalutati, a scapito della ricerca di descrittori gustativi spesso forzati o esagerati.
Grazie mille David